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Il 22 ottobre 2016 è stato pubblicato un articolo su “La Repubblica” che rimanda alle nuove indicazioni della AAP (American Academy of Pediatrics) in merito all’uso degli schermi per i bambini.

Leggi qui l’articolo e qui un contributo di Fulvio Scaparro 

Ecco di seguito la traduzione a mia cura dell’articolo originale della AAP:

I bambini di oggi crescono immersi nei media digitali, i quali hanno sia effetti positivi che negativi sullo sviluppo. Il gruppo più ampio di pediatri della Nazione fornisce un nuovo set di raccomandazioni e risorse, incluso un planning interattivo per calcolare l’uso dei media digitali, al fine di aiutare le famiglie nel fare un bilancio di quanto i figli li usano dalla nascita in poi.

(…)

“Le famiglie dovrebbero pensare in modo proattivo all’uso dei media da parte dei bambini, perchè un uso eccessivo di questi può significare che essi non abbiano abbastanza tempo per giocare, studiare, chiacchierare o dormire”  ha detto Jenny Radesky, autrice principale della dichiarazione Media and Young Minds la quale si focalizza sui bambini 0-6 anni.

“La cosa più importante è che i genitori siano i ‘mentori digitali’ dei loro figli. Ciò significa insegnare loro l’uso dei media come strumenti per creare, connettersi ed imparare”. Una seconda dichiarazione “Media Use in School-Aged Children and Adolescents,” offre raccomandazioni per i bambini dai 5 ai 18 anni, e un report tecnico “Children, Adolescents and Digital Media,” fornisce una rassegna della letteratura scientifica per sostenere entrambe le dichiarazioni.

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La AAP raccomanda ai genitori di preferire il tempo libero e creativo per i bambini nella fascia prescolare. Alcuni media possono avere un valore educativo a partire dai 18 mesi, ma è molto importante che si tratti di una programmazione di alta qualità (…).  I genitori di bambini piccoli dovrebbero guardare i contenuti digitali insieme a loro, per aiutarli a comprendere cosa stanno visionando.

Per i bambini in età scolare e per gli adolescenti, l’idea è di bilanciare l’uso dei media con altre attività salutari.

“I genitori giocano un ruolo importante nell’aiutare i bambini e gli adolescenti a navigare attraverso i media, i quali possono avere effetti sia negativi che positivi.” ha affermato Megan Moreno, autrice principale della dichiarazione sull’uso dei media per i bambini dall’età scolare.

“I genitori possono fissare aspettative e confini in modo da proteggere l’esperienza digitale dei figli in modo che sia positiva. La chiave è un uso consapevole dei media all’interno della famiglia”.

I problemi iniziano quando l’uso dei media sostituisce l’attività fisica, l’esplorazione sensoriale e le interazioni faccia a faccia nel mondo reale, le quali sono fondamentali per l’apprendimento. Un uso eccessivo degli schermi può anche danneggiare la quantità e la qualità del sonno.

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Tra le indicazioni della AAP:

  • Per i bambini con meno di 18 mesi, evitare l’uso degli schermi e delle video-chat. I genitori di bambini tra 18 e 24 mesi che desiderano introdurre l’uso dei media, dovrebbero scegliere una programmazione di alta qualità e affiancare i bambini per consentire loro di capire ciò che stanno visionando.
  • Per i bambini tra 2 e 5 anni, limitare l’uso degli schermi a 1 ora al giorno, con una programmazione di alta qualità. I genitori dovrebbero accompagnare i bambini nella visione dei programmi per aiutarli a comprendere ciò che guardano e collegarlo alla vita reale.
  • Per i bambini dai 6 anni, mettere limiti consistenti alla fruizione degli schermi, e anche alla tipologia di media, assicurandosi che essi non rimpiazzino il tempo dedicato al sonno, all’attività fisica ed altre attività essenziali per un sano sviluppo.
  • Designare come media-free il tempo passato insieme, come i pasti e gli spostamenti in auto, così come alcuni luoghi della casa, per esempio la stanza da letto.
  • Insegnare ai bambini le regole civili e della sicurezza, compreso il fatto di trattare gli altri con rispetto sia online che offline.

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La generazione dei bambini e dei ragazzi di oggi cresce immersa nei media. Ciò include piattaforme che consentono sia di consumare che di creare contenuti, compresi video e la possibilità di fare tv, videogames sia attivi che sedentari, media interattivi che possono coinvolgere molto e una realtà virtuale molto realistica.

“Anche se il paesaggio multimediale cambia costantemente, i genitori dovrebbero comunque applicare le stesse regole” ha detto Yolanda (Linda) Reid Chassiakos, autrice principale del report tecnico. “I genitori hanno un ruolo importante nell’aiutare i figli a navigare nel mondo digitale, così come li aiutano ad imparare come comportarsi nel mondo off-line. La  AAP vuole fornire alle famiglie strumenti e suggerimenti provati per aiutarli a favorire buone esperienze digitali ai propri figli”.