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Traduzione a mia cura da Learning Self Control: 24 to 36 months

 

I bambini più grandicelli stanno facendo importanti passi avanti nell’apprendimento dell’autocontrollo, ma deve passare ancora molto tempo affinché siano in grado di maneggiare i loro impulsi in modo appropriato.

Per poter rispettare le regole e comprendere i limiti, i bambini hanno bisogno di sviluppare l’autocontrollo. Esso rappresenta la capacità di fronteggiare emozioni intense e di fermarsi quando si vorrebbe fare qualcosa che non è permesso.  Lo sviluppo dell’autocontrollo inizia alla nascita e prosegue per tutta la vita. I bambini piccoli imparano il self control attraverso le interazioni con adulti amorevoli e con i pari.

Mentre essi iniziano a capire cosa è accettabile e cosa non lo è, ancora non hanno la piena capacità di fermarsi dal fare qualcosa che non è consentito. Ecco un esempio:

Un bambino di due anni e mezzo desidera il gioco con cui sta giocando il suo amico. Glielo prende di mano. Il suo amico se lo riprende. Il bambino allora colpisce l’amico. Entrambi iniziano a piangere. L’adulto lo calma e lo aiuta a restituire il gioco al suo amico. Inoltre, spiega che picchiare non va bene e lo aiuta a chiedere se può poi giocare anche lui con quel gioco.   

In questa fase, dare le regole e rinforzarle è molto importante. Regole appropriate all’età del bambino gli permettono di sapere cosa aspettarsi, cosa lo fa sentire sicuro e in controllo, ingredienti base per un adeguato sviluppo sociale ed emotivo.

Cosa fare per aiutare i bambini a gestire i limiti

Ecco alcuni modi in cui è possibile aiutare i bambini a comprendere i limiti sentendosi tranquilli e al sicuro.

Mantieni la calma. Più l’adulto è calmo, più il bambino riuscirà a calmarsi.  I bambini hanno bisogno di trovare nell’adulto il sostegno che manca loro quando perdono il controllo.

 

Prova la distrazione. Ignora calci e urla e fai qualcosa di imprevedibile, che il bambino non si aspetta. Chiedi alla bambina, mentre urla con rabbia, di unirsi a te in un gioco, oppure di aiutarti a cucinare, o di guardare un simpatico uccellino fuori dalla finestra.  Oppure semplicemente avvicinati e abbracciala o falle dare un abbraccio dall’orsacchiotto.

 

Suggerisci di prendere una pausa. Alcuni bambini si calmano più facilmente se possono fare da soli in un posto sicuro. Non è una punizione che infligge l’adulto. Ciò aiuta i bambini nell’imparare a calmarsi da soli. Si potrebbe chiamare questo luogo “l’angolo confortevole”. Questo spazio dovrebbe essere dotato di  peluches, cuscini, libri e piccoli giochi sicuri. Quando il bambino si “rimette insieme”, è importante dirgli che ha fatto un buon lavoro per ritrovare la calma[1].

 

Riconnettiti. Usa un tono di voce caldo e amorevole. Dai un abbraccio al bambino. Digli che è stato bravo a calmarsi.

 

Parlate dell’accaduto e aiutate a risolvere il problema.  “Eri veramente molto arrabbiato e hai colpito tuo fratello. Va bene sentirsi arrabbiati. Nella nostra famiglia non ci diamo calci e non ci facciamo male a vicenda. Dare calci fa male”. Poi pensate insieme a modi diversi per far fronte alla situazione in una prossima volta. Per esempio: “Diamo a tuo fratello i suoi contenitori per giocare, così non userà i tuoi”.

 

Suggerite modi per gestire le emozioni forti.  Quando un bambino è molto arrabbiato, suggerite che potrebbe per esempio saltellare sul posto, strappare della carta, raggomitolarsi in un posto confortevole per un po’, fare un disegno arrabbiato, o un’altra strategia che ritenete appropriata. Insegnate ai bambini che ci sono molti modi adeguati e innocui per esprimere le proprie emozioni.

 

Aiutate la bambina a risolvere il problema. Per esempio, andare da Paolo insieme e chiedergli indietro il gioco. Potreste usare un timer per aiutare i bambini a fare a turno.

 

Siate coerenti. La coerenza nelle regole è fondamentale per aiutare i bambini ad imparare a fare buone scelte.  Se tutte le volte che il bambino lancia un gioco esso viene portato via, egli impara a non lanciarlo più. Ma quando le regole cambiano in continuazione, è difficile per lui capire che le regole valgono per davvero.

 

Rendi visibile al bambino una risorsa che lo aiuti a gestire l’attesa. Se vorresti che il bambino si lavasse i denti 2 minuti tutti i giorni dopo il pasto, usa un timer (o una clessidra ndt) che renda visibile il tempo che passa. Hai bisogno di 10 minuti per piegare i vestiti? Punta un timer da cucina cosicché la bambina sappia quanto tempo deve aspettare. Questo aiuta i bambini a sentire di avere più controllo sulle situazioni e li mette in condizione di gestirle meglio.

 

Cerca degli schemi nel comportamento dei bambini.  A volte è possibile identificare degli schemi che indicano quando il bambino sta perdendo il controllo. Anticipare questi momenti può aiutare a prevenirli. Per esempio, se notate che il bambino fa fatica nei momenti di passaggio tra una situazione e l’altra, per esempio dal pranzo al riposino del pomeriggio, potreste avvisarlo 5 minuti prima. Può essere di aiuto anche creare dei rituali definiti che supportino nel cambiamento, come leggere un libro o iniziare un disegno insieme e che poi verrà terminato al risveglio.

 

Date alternative. Aiutate i bambini a raggiungere gli obiettivi in modi appropriati. “Non va bene lanciare le costruzioni. Qualcuno potrebbe farsi male. Piuttosto, lanciamo questo cuscino”. Dare alternative è importante perché molti bambini non sono ancora capaci di identificare da soli le attività più appropriate.  Fornite scelte possibili che guidino fuori dai comportamenti inadeguati. Per esempio, quando il bambino fa fatica a condividere una palla, potreste dire:  “Puoi prendere una decisione. Puoi scegliere di fare a turno con la palla oppure puoi metterla via. Cosa scegli?”.  Molto importante fare questo con un linguaggio positivo (non arrabbiato), semplice, adeguato all’età del bambino. Aiutate il bambino a capire che può decidere e che ogni scelta ha delle conseguenze.

 

Cercate dei modi per aiutare il bambino a praticare il self control. Per esempio, i giochi in cui bisogna fare a turno, come far rotolare una palla avanti e indietro, richiede ai bambini l’attesa e il controllo degli impulsi. Fare a turni nel colpire una palla di gommapiuma. Giocare alla “musica della condivisione” dove ognuno sceglie uno strumento da suonare per un minuto, con un timer che segna il tempo. Quando il timer suona, ci si scambia gli strumenti e si fa ripartire il tempo.

 

Siate presenti. Quando la bambina ha una crisi di rabbia, se non è in una situazione potenzialmente pericolosa, fermatevi un attimo e pensate: che cosa sta succedendo (per esempio, è stanca, affamata, sovraccarica, spaventata, frustrata, arrabbiata)? E perché? Come posso aiutarla a fronteggiare queste emozioni? Cosa voglio che lei impari da questa situazione? E io cosa provo? A cosa reagisco?

Darsi il tempo di pensare a quanto sta accadendo dentro di sé e dentro il bambino vi aiuterà a rispondere in modo calmo ed efficace. Non abbiate timore delle crisi di rabbia. Guardate ad esse come a dei momenti di apprendimento importanti.

 

 

[1] come già detto in un precedente articolo, NON è il Timeout!!