di Monica Patroncini, coordinatrice pedagogica ed educatrice Montessori 0-3
La scoperta che il bambino è dotato di una mente in grado di assorbire la realtà che lo circonda ha segnato una rivoluzione in campo educativo, si capisce quindi perché il primo periodo dello sviluppo umano è il più importante.
La mente del bambino in questa fase è una mente inconscia che si fa via via cosciente attraverso il lavoro e l’esperienza acquisita nell’ambiente ed è una mente molto diversa da quella adulta. Non possiamo incidere su di essa con l’insegnamento verbale, ma ogni apprendimento avviene senza sforzo per mezzo di un assorbimento istintivo, che permette a tutto ciò che è presente nell’ambiente di entrare nel cervello e poi di essere processato, compreso e conservato dal bambino.
Lo sviluppo intellettivo parte da una base biologica, ma è fortemente influenzato dalle esperienze che il bambino vive nei suoi primi anni di vita. Lo sviluppo cognitivo non è quindi da subito astratto, ma parte da una base esperienziale. Vi è una sostanziale unitarietà tra mente e corpo, ed è in virtù di questa relazione che la coscienza si sviluppa in base all’evolversi dei diversi organi sensoriali attraverso i quali il bambino conosce il mondo e lo decodifica.
A partire da questa breve premessa, possiamo specificare come l’apprendimento del bambino proceda anche in base a quelli che la Montessori definì “periodi sensitivi”, ovvero momenti della vita del piccolo in cui egli è talmente assorbito da una particolare attività da ignorare tutte le altre stimolazioni ambientali.
I periodi sensitivi si manifestano attraverso comportamenti che consistono nel ripetere più volte azioni apparentemente inutili in seguito alle quali si manifesta, improvvisamente, un’abilità.
Poiché i periodi sensitivi costituiscono per i bambini occasioni determinanti per acquisire specifiche competenze e per progredire nello sviluppo individuale, è necessario rispettarne le tempistiche senza anticiparle o posticiparle.
I diversi periodi sensitivi sono, in particolare, quello del linguaggio; dell’ordine; dell’esplorazione dell’ambiente (conoscere l’ambiente attraverso i sensi); del movimento; dell’interesse per gli oggetti piccoli e dell’interesse per gli aspetti sociali.
Il linguaggio (0-6 anni)
Erroneamente si può pensare che il linguaggio venga insegnato dall’adulto al bambino, ma in realtà è il bambino che lo assorbe. Il linguaggio, infatti, si sviluppa naturalmente come creazione spontanea e si sviluppa seguendo leggi determinate uguali per tutti i bambini, in tutte le culture.
Se osserviamo il prodursi dei diversi suoni troviamo che questo segue delle regole. Tutti i suoni che compongono le parole sono prodotti con l’uso di specifici meccanismi articolatori e diverse parti del corpo concorrono alla sua produzione. Tale produzione, prima di manifestarsi, prevede un lungo periodo di “incubazione” durante il quale il bambino ascolta, assorbe, elabora. C’è quindi una notevole sproporzione tra l’attività interiore del bambino e la manifestazione esterna del linguaggio.
Lo sviluppo, inoltre, non procede in maniera lineare, ma a balzi. Si verifica, ad esempio, in un certo periodo la conquista delle sillabe, dopodiché, per diverse tempo, esternamente non si nota alcun progresso. Lo stesso vale per la produzione delle parole. Sembra una progressione estremamente lenta, ma nel mondo interiore del bambino il progresso si svolge costante e notevole, tanto che, tipicamente, ad un certo punto il vocabolario esplode e il bambino fa un significativo salto in avanti. Poi, fino ai 6 anni circa, il bambino apprende un gran numero di parole e va perfezionando la composizione delle frasi.
L’ordine (0-6 anni)
Il periodo sensitivo dell’ordine è presente fin dal primo anno di vita del bambino, anche se si accentua negli anni successivi.
È importante sottolineare che il concetto di ordine per il bambino è differente dall’idea dell’adulto e si può riassumere nella sua necessità di ritrovare gli oggetti e le persone sempre nello stesso luogo. Per questo è importante che non vengano cambiati i suoi punti di riferimento, o che il cambiamento avvenga per gradi e sia motivato e spiegato: all’ordine esterno corrisponde l’ordine interno, l’ordine psichico, del bambino. Spesso, il piccolo manifesta il suo disagio per la mancanza di ordine esterno in maniera evidente con pianti e urla, comportamenti di cui a volte l’adulto fatica a comprendere la reale causa.
Ricordo un episodio avvenuto nel nido in cui lavoro , durante il quale un bambino iniziò a piangere apparentemente senza motivo. Osservando l’ambiente circostante l’educatrice si accorse che una macchinina era stata posizionata nel cesto delle costruzioni: appena l’educatrice la rimise al suo posto, il bambino si calmò.
Grazie alla conoscenza di questo periodo estremamente importante per il bambino, è possibile limitare i motivi di incomprensione tra grandi e piccini.
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Il movimento (6 mesi – 6 anni)
Il movimento è un aspetto fondamentale nella vita di un bambino, poiché è attraverso di esso che entra in contatto con la realtà che lo circonda ed impara a conoscere il mondo. Lo sviluppo del movimento è fortemente collegato allo sviluppo dell’intelligenza, tanto che Piaget definì “intelligenza senso-motoria” il primo step dello sviluppo cognitivo dei bambini. http://www.stateofmind.it/2016/05/sviluppo-cognitivo-piaget/
Spesso quando il bambino entra nel periodo sensitivo del movimento si dedica esclusivamente alle attività motorie, ed una volta acquisite le competenze grosso motorie, si interesserà a tutte quelle attività atte a raffinare i suoi movimenti fini.
L’interesse per gli oggetti piccoli (18 mesi – 7 anni)
Questo periodo è strettamente collegato al precedente, poiché è solo quando il bambino ha affinato i suoi movimenti che entra in questo nuovo periodo durante il quale concentra la sua attenzione sull’osservare e studiare gli oggetti che fanno parte dell’ambiente che lo circonda, sviluppando la coordinazione oculo- manuale.
L’esplorazione dell’ambiente (18 mesi – 6 anni)
Il bambino è fortemente attratto dall’ambiente che lo circonda fin dalla nascita e desidera osservarlo, conoscerlo e, con la conquista del movimento, esplorarlo.
Per questo è fondamentale che l’adulto fornisca un ambiente piacevole, bello, curato nei minimi particolari. Il bambino dimostrerà il suo interesse contribuendo ad occuparsi dell’ambiente.
La bellezza, l’ordine, l’armonia del contesto nel quale il bambino è inserito influenza fortemente il suo interesse per le stesse attività e la sua lo sviluppo delle sue capacità di concentrazione.
L’interesse per gli aspetti sociali (1 – 6 anni)
Dal primo anno di vita il bambino mostra un forte interesse per l’altro e manifesta la voglia di partecipare alla vita sociale sia familiare che della comunità allargata cui appartiene. È durante questo periodo che egli manifesta il suo interesse per la comprensione delle regole sociali, le cosiddette buone abitudini.
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